Updated on Marzo 17, 2017
Chi sono le famiglie che fanno hs?
Gulp siamo stati intervistati! sul sito c’è l’intervista intera.
Qui per correttezza metto solo il nostro pezzo
Elena, 30 anni, casalinga e Michele, 27 anni, formatore in ambito professionale per giovani e adulti. Provincia di Bologna.
Genitori di Gregorio, 5 anni; Benedetta, 4 anni; Maria Marta, 2 anni
VICE: Quando avete deciso che i vostri figli avrebbero fatto l’homeschooling? Perché?
Elena e Michele: Abbiamo cominciato a interessarci all’homeschooling quando il nostro primo figlio era ancora molto piccolo, circa sei mesi. Ci siamo informati tramite blog di altre famiglie e successivamente partecipando ai meeting. Siamo partiti sempre molto scettici, con l’intento di fare una scelta il più possibile libera da pregiudizi da una parte e dall’altra.
All’inizio i principali motivi erano due: primo, per esperienza diretta da parte di Michele del mondo scolastico, constatavamo un continuo decadimento della didattica, del livello culturale e della motivazione di studenti e professori; secondo, riteniamo che la scuola sia un ambiente sempre più ideologizzato, fautore di una “cultura” che porta a pensare tutti allo stesso modo.
Avete mai avuto ripensamenti?
Sì. Periodicamente ci chiediamo se stiamo veramente offrendo qualcosa di più ai nostri figli. A volte dal punto di vista didattico, con la paura di essere carenti, e a volte dal punto di vista sociale. Solitamente dopo questi dubbi arrivano situazioni o avvenimenti che ci rassicurano e confermano la nostra scelta.
Se uno dei vostri figli vi dicesse di voler andare a scuola, quale sarebbe la vostra reazione?
Lo manderemmo a scuola, ma in ogni caso la responsabilità principale della sua istruzione ed educazione rimarrebbe in mano a noi, e sappiamo già che dovremmo integrare su parecchi aspetti.
Non avete paura che i vostri figli si sentano “diversi” dagli altri bambini?
Non pensiamo che ci sia nulla di male nel sentirsi diversi o nel constatare che effettivamente si è diversi. Il giorno in cui smetteremo di considerare la diversità come un ostacolo, sarà sotto gli occhi di tutti che in realtà è una ricchezza. Ci auguriamo che i nostri figli vedano già in noi che siamo genitori diversi rispetto agli altri, ma che ne portiamo la gioia e il peso nella consapevolezza delle scelte fatte.
In cosa il programma scolastico dei vostri figli è diverso da quello proposto dalla scuola tradizionale?
Stiamo usando il metodo analogico di Camillo Bortolato sia per l’italiano che per la matematica, e in parallelo sviluppiamo secondo le inclinazioni personali dei figli tutto l’apprendimento collaterale, sfruttando ogni risorsa, dalla biblioteca a internet.
Wow, che coraggio!!! Bravi!
Ti avverto che non riesco far andare il link al articolo intero… sono io il problema?
Problema mio. Appena riesco sistemo.grazie di avermelo detto.
dovrei aver sistemato.