Updated on Febbraio 9, 2020

E’ tanto tempo che mi chiedo se scrivere questo articolo, soprattutto perché entrare in questa sfera, la sfera economica significa sempre toccare le persone un po’ più da vicino, un po’ più intimamente, e a volte si può far male.
Vorrei poter dire che la nostra situazione economica è merito della nostra buona gestione dei soldi, della nostra capacità di fare economia, del nostro buon lavoro guadagnato per merito, ma non posso dirlo.
Sembra già straordinario al mondo d’oggi vivere con uno stipendio solo, figuriamoci una famiglia con 6 figli, se poi ci aggiungiamo che il papà lavora mezza-3/4 di giornata per stare in famiglia e dare il suo piccolo contributo all’istruzione familiare di tutti i suoi figli sembra davvero una cosa incredibile.
Incredibile sicuramente per il pensiero umano, ma non per il pensiero di Dio, di tutta questa situazione non c’è nulla di merito da parte nostra, anzi se proprio vogliamo dirla tutta facciamo più casini che altro, ma nonostante ciò abbiamo solamente di che ringraziare vista la nostra situazione.
Spesso nasce la domanda, ma come fate?
Lo abbiamo già scritto in un post, ma è stata la provvidenza di Dio a condurci passo passo a questa situazione.
In un dialogo con Dio, Santa Caterina da Siena si è sentita rispodere
“Figliuola, pensa a me: se lo farai, io penserò subito a te“
Noi ci scopriamo spessissimo a fare il contrario ovviamente, a cercare di crearci il futuro, a farlo come vorremmo noi, e spesso è proprio la nostra insistenza che ha impedito a Dio di agire sulla nostra Vita.
Ad oggi posso dire, guardandomi indietro di quasi 10 anni, che Dio si è davvero manifestato solo le poche volte che abbiamo messo da parte l’orgoglio ed abbiamo smesso di tirare il timone dalla parte che volevamo noi. (Sono quindi poche per colpa nostra e non sua)
Piano piano, con piccole virate e poco alla volta siamo stati gentilmente indirizzati sulla rotta su cui siamo oggi, che continua a cambiare, ma almeno sappiamo che il timone è in un paio di mani più sicure delle nostre.
Tutto ciò che ho scritto è solo per farvi capire che davvero, se non fosse stato per questo, io non avrei mai avuto abbastanza coraggio, sapienza, da sperimentare un equilibrio economico come quello di oggi.
Ed ora in brevissimo vorrei offrirvi un piccolo squarcio di alcune cose pratiche che abbiamo realizzato oggi e che inevitabilmente avvantaggiano la nostra vita familiare.
Punto 1:
Basso reddito familiare.
Oggi giorno avere uno solo dei due genitori che lavora significa essere in una fascia economica bassa/bassissima.
Quando la normalità sono due stipendi per una media di 35’000 – 40’000€ l’anno, avere uno stipendio anche alto da 20’000-25’000€ l’anno ti porta a essere un nucleo familiare di basso reddito.
Basso reddito vuol dire molte agevolazioni fiscali, vuol dire rientrare in tanti “aiuti”, dalla sanità, alle utenze, alle tasse, ecc.
Punti 2:
Meno spese.
Uno solo che lavora vuol dire meno spesa in benzina, trasporti, pasti fuori casa, vestiti stirati. Vuol dire che una delle due macchine fa molti meno km all’anno, che dura di più come macchina, meno lavori e riparazioni da farci, vuol dire non dover cambiare 2 macchina ogni 6-8 anni, ma solo una, e si sa bene che la macchina è uno degli acquisti più corposi dopo la casa.
Punto 3:
Meno stress quindi meno spese in svaghi.
Quando entrambi lavorano, entrambi hanno da dividersi i lavori in casa a fine giornata, vuol dire un ulteriore impegno, vuol dire meno tempo passato insieme, vuol dire che molto più spesso si è costretti a “staccare”, con svaghi, cene fuori, uscite, o per lo meno queste sono le prime cose che cambiano quando abbiamo momenti concitati, o mesi più impegnativi di altri.
In tutto ciò non ho minimamente toccato l’argomento HomeSchooling, più che altro perché in realtà per la nostra situazione economica, non incide molto.
Sicuramente è un risparmio sotto certi aspetti:
- Non accompagnare i bimbi a scuola fa risparmiare benzina
- Il vestiario scolastico costa un po’ di più del vestiario da uscite al parco
- Niente spese di mensa scolastica
- Usiamo quaderni ad anelle e non si sprecano quaderno I
- I libri spesso sono riutilizzati
- Non ci sono astucci personali ma si condividono tutti gli strumenti all’occorrenza
Se la paura per chi si mette nell’idea di fare homeschooling è che costi troppo dico subito che in realtà si può risparmiare davvero tanto.
Di base si può fare homeschooling veramente a bassi costi considerando tutte le risorse online, ma per noi questo è molto importante, quindi non si può certo dire che il nostro fare homeschooling sia economico (sotto il punto di vista di materiali ed attrezzature) e di conseguenza aiuti il bilancio familiare.
Noi come scelta familiare abbiamo comunque deciso di risparmiare in altri ambiti e quindi spesso per libri, formazione, software e strumenti preferiamo avere più cose e migliori, senza stare lì a contare i centesimi.
Ciò non toglie che se si paragona a quando si spende per uno studente normale spendiamo comunque meno.
Ma prima ancora di guardare io lato economico di fare homeschooling, la scelta che ci si trova da fare e che uno dei due genitori rimanga a casa, ecco quindi che ci si trova davanti a questa scelta:
(Quello che viene qui sotto è un mio calcolo di massima, quindi ovviamente non esatto, ma che vuole essere un possibile esempio di ragionamento.)
Alternativa A – Doppio stipendio:
Mamma lavoratrice fuori casa e quindi 17’000-23’000 euro in più l’anno (10’000-15’000 se part time)
Alternativa B – Singolo Stipendio
Mamma lavoratrice per la casa, marito e figli e quindi 17’000-23’000 euro in MENO l’anno (10’000-15’000 se part time)
Vista così la scelta è sempre molto difficile.
Quello che nota chi come noi ha fatto questa scelta è che in realtà, con due stipendi si finisce “incasellati” nelle famiglie ad alto reddito, e quindi parecchi aiuti che lo stato da, vanno persi, mentre invece chi vive con un solo stipendio riceve.
Se la scelta prima era tra “mamma a casa” e 17’000€
Ora la cifra di 17’000 euro si abbassa notevolmente, è difficile farne una media perché dipende da numero dei figli, stipendio del marito e tante cose, ma genericamente si abbassa di 4’000 /6’000 euro tra tasse, agevolazioni e contributi.
La cifra scende quindi a 11’000€
Se poi iniziamo a togliere da questi 11’000 euro, le spese della seconda macchina, che è utilizzata un po’ meno, riparazioni. Utilizzo di baby sitter quando i bimbi si ammalano e non si può rinunciare al lavoro.
A tutto ciò va poi aggiunto che quando la mamma lavora fuori casa, i lavori in casa vengono suddivisi tra i due adulti, altrimenti devono essere affidati ad altri (che vengono comunque pagati)
In più, ma questa è un opinione personale che abbiamo notato su di noi, quando lavora uno solo, ci sono un po’ meno scadenze, impegni tensioni, noi ci siamo resi conto che si spende un po’ meno in :
-cene fuori
-eventuale shopping non Essenziale
-ed altre spese varie conseguenza di un carico un po’ più alto di stress e scadenze
man mano che si aggiungono queste cose la forbice della scelta va a stringersi, questa cifra di 11’000 euro cala, (fatto un conteggio per noi è calata a 5’000€) , mentre i vantaggi NON tangibili e quindi non associabili ad una cifra rimangono.
Quando ci siamo trovati noi di fronte alla scelta tra Elena a casa, oppure Elena al lavoro, con una possibile differenza di 5’000€ abbiamo scelto di perdere 5’000€ che avremmo potuto risparmiare in altro modo, e tenerci la nostra cara Mamma Elena a casa.
Ribadisco che questo articolo non vuole essere assolutamente un giudizio nei confronti di chi diversamente da noi non ha fatto la nostra scelta, in questo testo ho solo voluto portare le nostre motivazioni e le nostre scelte, che hanno inciso sulla nostra famiglia, e che dipendono da parecchie cose, comune, casa in affitto o di proprietà, numero di figli.
Il fatto è che spesse volte (anche per noi inizialmente lo era) scegliere di lavorare entrambi i genitori è una scelta che viene presa senza pensarci troppo, e se invece questo articolo portasse anche solo momentaneamente qualche famiglia a rifletterci per poi scoprire che anche l’altra scelta era fattibile, (se non migliore) penso che sia di grande aiuto.
P.S. In tutta questa considerazione non è emerso tutto quel discorso che finisce sotto il calderone di “Soddisfazione personale” da parte della Moglie/Mamma, ci ripromettiamo di affrontarlo ;-P
Grazie mille per questo post!!!!
Personalmente lo trovo utilissimo anche se devo sottolineare che per affrontare una gestione familiare mono reddito si deve essere d’accordo in due: marito e moglie! Nel nostro caso purtroppo mio marito è convinto che due stipendi siano meglio di uno, addirittura necessari ma credo che dipenda dalle aspettative che ognuno di noi ha!!
Un abbraccio
Michela
Per definizione i soldi non sono mai abbastanza.
Provo la stessa cosa oggi quando non ho abbastanza soldi per comprare cio che vorrei, rispetto a quando avevo 30€ sul conto corrente e 10 giorni da aspettare fino al futuro accredito di stipendio.
Alcuni suggerimenti di calcoli che potete fare:
Calcoli economici
– quanto prenderebbe in più di assegni familiari togliendo il tuo stipendio?
– a quanto arriverebbe l’isee? Quali agevolazioni vi si aggiungerebbero?
– quanto spendi di benzina e pranzi fuori tu per il tuo lavoro?
Calcoli di benessere familiare
-di quali lavori in casa che immagino avrebbe da fare lui ti sobbarcheresti tu una volta che sarai a casa?
(con due che lavorano certe cose si dividono a metà , no? Se non è così, allora ci credo che non vuole che tu molli il lavoro, la fatica è tutta su di te, inizia a ribilanciare la bilancia)
-di cosa beneficerebbero i vostri figli? Ci sono situazioni da risolvere, che magari ha a cuore anche lui, dove potreste agire più decisamente stando a casa?
Detto questo tra due stipendi e uno stipendio ci sono varie mezze vie da provare e riprovare. A volte una piccola aspettativa a zero può dare delle buone idee.
Non dimenticare di accompagnare queste idee pratiche con la preghiera
Michele
Grazie!!!
I tuoi suggerimenti sono fonte di ispirazione e di riflessione!
Il lavoro domestico e la gestione dei figli è quasi completamente a mio carico perché lavoro meno ore di lui ( il mio tempo pieno da docente prevede meno ore del suo full time da operaio ), gli assegni familiari pare che con me aumenterebbero di soli 100€, il resto è una questione di testa….di mio marito! Ma da luglio, per un anno, credo faremo una prova….
Vorrei proprio trovarlo un docente che riesce a sostenere 40 ore a settimana di lezione, io con 26/27 ore di lezione a settimana rasento la pazzia, senza contare tutto il resto…
In bocca al lupo per la prova, per certe cose si può andare solo a tentativi