Updated on Luglio 24, 2020

Quando scopri che la testimonianza non la scegli e quando Dio si fa prossimo anche nei litigi di due coniugi.
Oggi ci aspettano 19 km con un pezzo di montagna. Sono un po’ preoccupata perché sono tre giorni che aumentiamo sempre i chilometri. Io e i bimbi presentiamo un po’ di affaticamento. Fare allungamento ha i suoi benefici ma comunque i chilometri sulle gambe si sentono. Michele nonostante lo zaino e il carretto sembra pieno di energie e sempre in forze . Sospetto un uso di sostanze non regolari… Scherzo! Credo davvero che la grazia si veda anche in questo. La giornata me ne darà riprova.

Partiamo alle 4,24 perché i chilometro da fare sono 19 e il meteo garantisce 36 gradi alle 9.
Saliamo un po’ di quota e troviamo molta nebbia che ci regala molto fresco.



La giornata presenta il suo solito imprevisto. Non abbiamo comprato nulla per fare colazione lungo il cammino e abbiamo lasciato sfilare diversi bar. All ‘inizio li abbiamo trovati chiusi, dopo non abbiamo voluto interrompere il buon passo dei bimbi.




Scopriamo di essere molto avanti rispetto ai tempi programmati e a tutti scoppia la fame. Alla fine una vera colazione ancora non l’abbiamo fatta. Solo che il paese a cui arriviamo non ha neanche un bar. Non troviamo nulla.


Siamo costretti a proseguire fino in fondo senza soste se non per bere. Alla fine di un rosario arriviamo a casa di Fernanda!Finalmente !!! siamo arrivati con due ore di anticipo.

Questo posto inizialmente ci appare molto strano. È pieno di piante enormi un po’ ovunque. Ci sono gatti,tacchini,maiali e cani che girano per il cortile. C’è una cucina attaccata a un forno in giardino con delle pentole davvero in uno stato pietoso. La stanza e le docce sembrano davvero molto curate ma il cortile sembra il parco giochi di Tarzan. Per usare il lavatoio debbo tipo farmi spazio tra le fronde di non so quale albero.
Appena arrivati abbiamo molta fame e Michele senza battere ciglio si dirge al supermercato (altri tre chilometri!!). Decidere cosa mangiare è difficile, tra la poca scelta del mini mercato e le condizioni della cucina, Miki sceglie per dei panini con formaggio e un sacchetto di patatine. Mentre ci accingiamo a mangiare Benedetta ci ricorda l’Angelus. Fernanda riconosce la preghiera e ci dice che è bello vederci pregare insieme. Ci offre la sua cucina per la cena e mi chiede di preparare con lei della pasta. Durante il pomeriggio ci offre una torta, dei succhi, un caffè e tanti suggerimenti sui prossimi alloggi.
Michele non trovando ospitalero disposti a farci prezzi umani mi propone di fermarci un giorno in più da Fernanda per riposare e fare il giorno successivo un’altra tappa di 22 km. Non sono d’accordo perché i chilometro sono di nuovo tanti. Richiederebbero una levataccia e il caldo purtroppo i bimbi lo gestiscono davvero male. Discutiamo parecchio avendo due posizioni molto diverse e nessuna possibilità concreta per risolvere. Sembra davvero necessario caricarci di un ‘altra tappa grande oppure partire senza destinazione.


In contemporanea a tutto questo lavo i vestiti e i bimbi giocano. Ad un certo punto uno dei mille contatti sentiti in questi giorni ci dà il numero di un italiano che vive a Ponte de Lima disposto a ospitarci tutti per 50 €. Lo chiamiamo e ci dice che il suo albergo è chiuso ma che saremo suoi ospiti. Vuole venire a prenderci in macchina all ‘inizio del paese. Ci dice ” questo non è un pellegrinaggio questa è un ‘impresa. Vi aspetto. Quando arrivate fate le docce e io e mia moglie cucineremo per voi “
Il pomeriggio prosegue molto più tranquillo. Sembra che per quanto ci impegniamo sia in realtà sempre qualcun’ altro a risolverci i problemi.
A metà pomeriggio arrivano nuovi pellegrini. Uno è il ragazzo incontrato ieri le altre due ragazze non le conosciamo.



Alla fine a tavola siamo in dodici perché si aggiunge un altro pellegrino

A tavola si parlano diverse lingue italiano,portoghese,inglese,tedesco,ceco slovacco. È davvero bello sentire che cosa ha spinto ognuno a intraprendere il cammino, le tappe fate,i luoghi visitati. È emozionante sentire da Fernanda come un SI detto dal suo papà abbia generato un posto tanto aperto all’accoglienza. In casa sua sono passate 125 nazionalità diverse.

Sembra davvero che per mille strade diverse alla fine tutti siamo tesi a raggiungere Lui. Fosse anche solo riconoscendolo in una preghiera prima di un pasto.
Ogni volta che guardo i vostri video mi ritrovo a piangere….. Proprio non riesco a fare altrimenti!
Un abbraccio a voi tutti!!!!