Updated on Luglio 21, 2020
Terza tappa :Barcelos
Quando un passante ti invita a casa sua
Ci svegliamo presto e siamo velocissimi a partire. Alle 5,23 siamo in strada.



Uscire dal paese seguendo le frecce è abbastanza facile. Il terreno è difficile un po’ sassoso un po’ ghiaioso con tanta polvere. Ho la sensazione di non riuscire a prendere un giusto passo e sento la stanchezza delle gambe di ieri. Anna fatica ad addormentarsi e abbiamo una strada continuamente in saliscendi. Ci accorgiamo dopo un po’ che è molto nuvoloso. È la grande grazia di oggi che ci priva del sole fino a mezzo giorno.



Ad un certo punto dopo circa due ore di cammino arriviamo a Pedra Furada

Quello che sembrava un passo non buono sembra invece ottimo. Ci concediamo più pause perché la fame si fa sentire

Attraversiamo diversi raggruppamenti di case e si capisce che il passaggio del cammino ha reso questi luoghi centri importanti. Ogni bar,pasticceria è disponibile a firmare la credenziale. Sono luoghi che paiono davvero isolati,curati ma paiono fermi a un tempo che fu. La gente ci saluta sempre e ci augura buon cammino. Fino a quando a una fontana una signora passa e ci dice “Dopo fermatevi a casa mia” e se ne va con il suo furgone.
Restiamo un po’ interdetti….che ne sappiamo noi di casa sua….passano diversi chilometri e la troviamo sul cancello ad aspettarci. Ci regala dei biscotti e chiama il vicino che prima esce con delle mele, poi con delle banane e infine delle arance. Una a testa per ogni frutto. Fatico a convincerli a fare una foto ma ci riesco. Si chiamano Fernanda ed Evelino. Alla fine ce ne fanno una anche loro. Mentre ci allontaniamo escono altri paesani dalle finestre a salutarci.



Poco dopo troviamo il cartello che indica la nostra destinazione. Ne siamo felicissimi perché siamo in anticipo e pieni di energie. Tutta questa strada sarebbe stata al sole ed invece ancora non lo abbiamo visto.



Attraversiamo Barcelos nell’ora di punta,con il centro pieno di gente e turisti. Sfiliamo diversi ostelli chiusi prima di arrivare al nostro.

All’arrivo svelo ai bimbi che hanno fatto 16 chilometri….non ci credono neanche loro. Lungo la via abbiamo incontrato solo un ragazzo pellegrino e due ragazze. In ostello dopo di noi arriverà un altro pellegrino che ci racconta di aver visto anche lui le stesse persone che abbiamo incontrato anche noi. Sappiamo che non rivedremo nessuno di loro perché noi spezziamo molte tappe. Nel male del covid questa mancanza di affluenza è per noi una grazia. Gestire il tutto con gli ostelli pieni sarebbe molto più difficile. Ma sappiamo che il buon Dio ci prepara anche a questo perché più ci si avvicina, più ci sarà gente. Siamo certi che anche in questo si nasconde una grazia, sapremo riconoscerla e viverla?
Siete una meraviglia!!! Forza
Visto che vi siete offerti di portarci con voi, vi affido mio marito, la mia famiglia (abbiamo tre figli: 4, 2 anni e 5 mesi!), i miei cari e le intenzioni del mio cuore.
Grazie di condividere con noi il vostro Viaggio.
Buen Camino!
Cecilia
P.S. Anche io feci un pezzo del Camino: da Sarria in Spagna fino a Santiago poi in pullman a Finisterre. Mi avete fatto tornare voglia di camminare!
Certamente Cecilia! Oggi abbiamo ripreso a camminare dopo la sosta di ieri e lo faremo subito.
Quest’anno il cammino è un po’ strano ci hanno detto, ma molto bello